Huile sur panneau Panneau cm. 75x65. Encadré E' grazie alla puntuale definizione dell'Iconologia di Cesare Ripa (1603) che si può riconoscere nel nostro bel dipinto un'Allegoria della Magnificenza piuttosto che una più generica Allegoria dell'Architettura, come potrebbe indurre a pensare la dettagliata pianta di edificio a croce greca esibito dalla figura femminile. Donna, vestita e coronata d'oro (...) terrà la sinistra mano sopra d'un ovato, in mezzo al quale vi sarà dipinto una pianta di sontuosa fabrica (...)".)" : la descrizione non lascia spazio a dubbi, corrispondendo pressoché alla lettera alla composizione di questo affascinante dipinto, opera certa di Cesare Dandini come riconobbe per prima Mina Gregoria nel 1965 e confermò senza esitazioni Sandro Bellesi nella sua fondamentale monografia dedicata al pittore, sottolineando "l'effetto icastico del volto, esaltato da una bellezza quasi pietrificata nel marmo". Il en résulte des preuves évidentes des affinités formelles, morphologiques et ductus pittorico avec les œuvres de Cesare Dandini comme l'Allegoria della pittura dans la collection privée bolognaise (Bellesi 1996, n. 38, pp. 89-90), l'Allegoria della Commedia dans les dépôts des Gallerie fiorentine (Id, n. 53, pp. 108-9) et l'Allegoria della Commedia e della Pittura, oggi di ubicazione ignota (Id., n. 58, p. 114).
Collection de l'architecte Luigi Moretti, Rome
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